L'orbita della grande cometa del 1680, rappresentata nei Principia Mathematica di Newton

sabato 26 marzo 2011

Nasce il comitato Vota SI per fermare il Nucleare – Fara in Sabina


Fara in Sabina, 26 marzo 2011- Comunicato stampa

Anche a Fara in Sabina è nato il comitato referendario contro il nucleare, aperto a tutte le

organizzazioni e ai cittadini che intendono opporsi al ritorno all’energia dell’atomo.

Lo schieramento unitario e trasversale intende coinvolgere i cittadini farensi nel respingere per la seconda volta nella storia del Paese la scelta nucleare.

La campagna referendaria sarà portata avanti con lo scopo di fornire ai cittadini informazioni trasparenti sulla tecnologia nucleare e sulle centrali che il governo vorrebbe costruire nel nostro paese.

Il comitato ritiene che il nucleare sia:

  • Inutile perché sarebbe più utile privilegiare politiche di risparmio energetico e di aumento dell'efficienza energetica, piuttosto che andare a rifornire di energia un sistema pieno di sprechi.

  • Costoso perché ad oggi non è ancora chiaro quanto costa costruire una centrale nucleare, alcune stime parlano di 6-9 miliardi di euro per ogni reattore. Stessa cosa per lo smantellamento. Inoltre, i tempi di costruzione di una centrale, oltre 10 anni, non possono rispondere ai problemi energetici che sono al contrario attuali e dinamici. Tutti questi costi andranno inevitabilmente a carico della collettività, come i costi per la sicurezza, gestione delle scorie ecc.

  • Pericoloso sia perché l'Italia è un paese ad alto rischio sismico, sia perché i reattori durante la loro vita possono avere incidenti più o meno gravi, che ogni volta rilasciano radioattività e sostanze radioattive nell'ambiente. Inoltre durante il loro normale esercizio le centrali rilasciano nelle aree circostanti radioattività, come dimostrato da molti studi accademici. Infine La catastrofe giapponese ci ha insegnato che a volte l'imprevedibilità di un evento si trasforma in realtà.

Oltre tutto questo c'è l'annoso problema della gestione delle scorie nucleari, che rimangono radioattive per migliaia di anni, rappresentando un pericolo e un peso per le generazioni future. Ad oggi nessuna nazione al mondo è riuscita a trovare un sito sicuro e stabile nei millenni, per depositare le scorie, senza che queste vadano a rappresentare un pericolo per la salute umana o per l'ambiente.


Infine, il nucleare non renderà più indipendente energeticamente l’Italia, ma al contrario, oltre a produrre una percentuale esigua del nostro fabbisogno di energia elettrica, la renderà dipendente da altri paesi, come la Francia, per la fornitura di uranio e tecnologia.

D'altro canto il comitato propone l'utilizzo dei circa 30 miliardi di euro previsti per la costruzione dei 4 reattori EPR, per favorire e incentivare la ricerca e lo sviluppo sulle fonti rinnovabili e sull'efficienza energetica, unica vera soluzione ai problemi energetici del nostro paese, ai problemi ambientali e al cambiamento climatico.

Il comitato opererà per promuovere capillarmente sul territorio il diritto di partecipazione democratica a questa scelta del Paese e invita già da subito i cittadini farensi a recarsi alle urne il 12 e il 13 giugno, per esprimere con un SI la contrarietà al ritorno delle centrali nucleari.

I cittadini e le associazioni che voglio aderire al comitato, possono farlo inviando una mail all'indirizzo sotto riportato. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti!! A breve sarà attivo anche un numero telefonico.

Per informazioni e adesioni: fermiamoilnucleare.farasabina@gmail.com

www.ecologicamente-df.blogspot.com

lunedì 14 marzo 2011

Tragedia in Giappone


Cari lettori, per scelta non commento tramite questo blog ciò che sta accadendo in Giappone. Solidarietà per le vittime causate da terremote e dal successivo e devastante Tsunami. Incrociamo le dita e speriamo che i grandi problemi di raffreddamento che hanno alcuni reattori nucleari possano essere risolti... Incrociamo le dita per il popolo Giapponese!

giovedì 3 marzo 2011

Energie rinnovabili..ma quanto ci costano? (o non ci costano..)

L'Italia è un paese proprio strano!! Lo sò che questa affermazione in molti susciterà una risata, e forse una risposta "ma adesso te ne accorgi??", ma veramente molte volte sembra proprio che il nostro amato BelPaese sia in realtà tutta una montatura teatrale. Ora provo a spiegarvi il perchè.

In questi giorni è in discussione il decreto sulle rinnovabili.. fonti osteggiate dal governo e dal Ministro Romani (chissa magari in favore del nucleare??), mentre sono ancora difese dal Ministro Prestigiacomo.

Il decreto in discussione vorrebbe fissare il limite di 8.000 MW al 2020 agli impianti incentivati. Raggiunto quel limite i nuovi impianti non riceverebbero più incentivi. Questo significherebbe un brusco arresto delle installazioni di fonti rinnovabili in Italia. Come spiega il ministro una scelta del genere? Ve lo spiego subito.

Il Ministro sostiene che "il costo delle rinnovabili è sulle spalle dei cittadini che in bolletta hanno pagato 20 miliardi di euro di incentivi tra il 2009 e il 2010 in cambio del 4,5% di energia prodotta". Dopo qualche ricerca sul web (per cercare conferma o meno di questi dati) mi sono imbattuto in un blog (http://aspoitalia.blogspot.com/2011/03/quanto-ci-costa-lincentivazione-delle.html) trovando il link per una relazione del Senatore Ferrante Francesco (http://www.kyotoclub.org/docs/roma160211_Ferrante.pdf), in cui si spulciano i costi aggiuntivi presenti nella bolletta elettrica.

Gli oneri totali in bolletta corrispondono a 5,8 miliardi di euro l'anno cosi suddivisi:

2,7 miliardi di euro destinati alle fonti rinnovabili

940 mln di € - Certificati verdi ritirati dal GSE
826 mln di € - Fotovoltaico
777 mln di € - CIP6
213 mln di € - tariffa onnicomprensiva

la restante parte degli oneri, corrispondenti a oltre 3 miliardi di euro sono cosi ripartiti:

1214 mln di € - Assimilate
355 mln di € - Agevolazioni tariffarie per le ferrovie
285 mln di € - Oneri nucleari (smantellamento centrali, chiusura ciclo combustibile ecc.)
60 mln di € - Finanziamenti attività di ricerca
70 mln di € -Bonus elettrico
70 mln di € - Integrazioni tariffarie isole minori
30 mln di € - Efficienza energetica
968 mln di € - IVA sugli oneri

Quindi il ministro dalle colonne del sole 24 ore non ha dato il dato esatto. Il sistema delle incentivazioni è costato poco più di 2 miliardi di euro tra il 2009 e il 2010, e non di 20 miliardi come affermato dal ministro. Tutto questo, secondo il mio modesto parere, per portare avanti una campagna che possa demonizzare le fonti rinnovabili, in favore del Nucleare, presentato ai cittadini come il toccasana per tutti i nostri problemi. Inoltre l'indotto delle energie rinnovabili sembra sia stato (a livello nazionale e globale) l'unico comparto non toccato dalla crisi. Disincentivare gli impianti rinnovabili (in favore degli incentivi statali al nucleare, che non potrebbe sopravvivere senza!!) metterebbe in crisi un settore industriale e commerciale fiorente e molto promettente per gli anni a venire.

In chiusura, con piacere comunico che questo blog ha guadagnato da gennaio 2011 ben 3 posizioni sulla classifica dei blog italiani che parlano di ambiente ed energia (dalla posizione 414 alla posizione 411), 10 posizioni nella classifica costume e società (da 497 a 487), e 1105 posizioni nella classifica generale dei blog italiani (dalla posizionne 30698 a 29593).

Aiutatemi a diffondere questo blog..e buona lettura!!